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PROCEDURA PER RICHIEDERE L'ISTAT

Giova ricordare che l’Istat viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale circa quindici giorni dopo la conclusione del mese e decorre, solitamente, dal mese successivo alla richiesta tramite raccomandata. Per esempio: se il contratto cominciasse il 1° marzo bisognerebbe avanzare richiesta a febbraio, quando si ignora ancora la percentuale definitiva di aumento. Perciò è ormai invalso l’uso di spedire la richiesta aggiungendo la dicitura “valore provvisorio, salvo conguaglio”. Volendo così significare che se il valore definitivo risultasse diverso, si potrebbe ricorrere al conguaglio. Di fatto poi la differenza è sempre così lieve che il conguaglio non ha mai luogo. Oppure si può sicuramente scegliere di saltare un mese utilizzando poi il valore definitivo. Comunque il calcolo del valore provvisorio resta necessario per stabilire l’ammontare dell’imposta di registro che va sempre versata entro 30 giorni dalla decorrenza contrattuale. Precisiamo però che ogni anno l’Istat pubblica ben dodici valori al 100% ed altri dodici al 75% e che comunque la legge nuova sui fitti (431/98), ha abrogato l’art. 24 della legge sull’equo canone, che prevedeva l’Istat. Pertanto l’Istat, indipendentemente dalla sua percentualizzazione assurge a vera clausola contrattuale che, ove assente, è inapplicabile. A meno che non si tratti di un contratto 3+2 dove si applica per legge la percentuale del 75%. Sottolineamo infine che esistono ben tre tipologie di Istat: ovvero il FOI (famiglie operai ed impiegati) il NIC (per l’intera collettività) e l’IPCA (indice armonizzato a livello europeo) e teoricamente nulla vieterebbe che in un contratto abitativo 4+4 (con esclusione quindi di quello commerciale) si adottasse un Istat diverso da quello più comunemente usato, il FOI. Informiamo anche che presso la nostra sede gli associati possono ritirare il fac simile per la richiesta Istat ed effettuare anche il versamento telematico dell’imposta di registro presso il nostro ufficio, senza far code in banca, in quanto l’UPPI è autorizzata dall’Agenzia delle Entrate di Savona a compiere                     tali operazioni per gli associati.

                         AVV. Marco ALTAMURA – vice presidente UPPI

 

 




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